Ha preso il via oggi, a Baku, la gara riservata alle individualiste. Prime due rotazioni – con cerchio e palla – per tutte le ginnaste. Milena Baldassarri (Faber Ginnastica Fabriano) centra la finale alla palla con l’ottavo punteggio, mentre Alexandra Agiurgiuculese (Udinese) è prima riserva al cerchio.

Cronaca della gara

E’ toccato a Milena Baldassarri inaugurare la missione azzurra guidata dal Vice Presidente FGI Rosario Pitton. La campionessa assoluta si è presentata con una routine alla palla molto intensa, montata insieme alle sue allenatrici, Kristina Ghiurova e Julieta Cantaluppi, sulle note di “Non andare via”, la versione dei Musica Nuda del celebre brano francese “Ne me quitte pas”, portato al successo nel 1958 da Jacques Brel. La diciottenne ravennate ha ottenuto 19.750, frutto di un 11.800 di difficoltà (7.0 d’attrezzo, 4.8 di corpo) e un 7.950 in esecuzione. Leggermente al di sotto della compagna troviamo Alexandra Agiurgiuculese. Il bronzo mondiale di Sofia si deve accontentare di un 18.900, con 10.8 di difficoltà (6.7 d’attrezzo e 4.1 di corpo) e 8.1 di esecuzione, ottenuto, sotto gli occhi attenti di Spela Dragas, al termine di una buona prestazione, accompagnata dalla voce degli Heavy Young Hatens nella loro interpretazione di “The house of the rising sun”, il celebre pezzo folk statunitense, dall’autore sconosciuto, reso immortale dai britannici The Animals, nel lontano 1964. Nel secondo giro del gruppo A, il primo dei tre previsti, la ginnasta dell’Aeronautica Militare lancia la sua personale sfida all’Ok Corral. Con un cerchio dorato al posto della pistola, le atmosfere dell’Estasi dell’oro di Enio Morricone – dalla colonna sonora de “Il Buono, il Brutto e il Cattivo”, capolavoro di Sergio Leone, la diciottenne di Iasi strappa un 20 tondo con 11.5 di difficoltà (7.10 d’attrezzo, 4.40 di corpo) e 8.500 di esecuzione. Il cerchio italiano però non si chiude, a causa di una brutta perdita di Milena, proprio all’inizio della sua performance. L’attrezzo sfugge alla ginnasta della Faber Ginnastica Fabriano costringendola, dopo un inutile inseguimento, a prendere quello di riserva, con la palla, urtata nella foga del recupero, che le entra inavvertitamente in pedana. La Baldassarri così è costretta ad allontanarla con una rapida manata, per riprendere il suo esercizio, concluso senza altri errori. Il 17.600 (D. 11.700 – Apparatus 6.9 Body 4.8 – E. 6.200) è la naturale conseguenza dello sbaglio in apertura ma anche lo specchio di una prova che senza il fuori pedana sarebbe stata di altissimo profilo. 

Programma di sabato

Domani sarà la volta degli ultimi due attrezzi, per le individualiste (ricordiamo che non sarà premiato il concorso generale individuale, ma la gara è riservata alle qualifiche delle sole finali di specialità), mentre la squadra junior, dopo il terzo punteggio ottenuto ai 5 cerchi, nella gara di ieri, scenderà in pedana con l’ultimo esercizio ai 5 nastri.

Tutti i risultati qui: http://www.ueg.org/event/2019-european-championships-rhythmic-gymnastics/results