All’Armeec Arena di Sofia si è concluso il concorso generale individuale e d’insieme del secondo appuntamento con le World Cup Series di ginnastica ritmica, che ha visto l’Italia presente al gran completo.
Dopo il bronzo conseguito tre settimane fa ad Atene, la Squadra Nazionale Senior sale nuovamente sul podio: il quintetto composto da Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Laura Paris si è classificato al secondo posto con il punteggio di 68.150, dato da un 37.050 nella prova con i cinque cerchi e un 31.100 nel misto con nastri e palle.
Ad occupare il gradino più alto del podio è Israele (vincitrice della tappa precedente in Grecia) con il totale di 69.300, mentre il terzo posto è andato alle padrone di casa della Bulgaria che hanno ottenuto il bronzo con 67.400.
Nella prova individuale, invece, non arrivano medaglie dal concorso generale: Sofia Raffaeli – due volte sul secondo gradino del podio di specialità nel precedente appuntamento di Atene – conclude la sua gara al quarto posto, a 0.10 dal bronzo, conseguendo il totale sui quattro attrezzi di 132.500 (35.200 al cerchio, 33.500 alla palla, 32.950 alle clavette, 30.850 al nastro); mentre Milena Baldassarri chiude la prova al diciottesimo posto con il complessivo di 122.800 (31.850 al cerchio, 30.800 alla palla, 29.300 alle clavette, 30.850 al nastro).
A vincere la competizione le bulgare Boryana Kaleyn e Stiliana Nikolova, prima e seconda con il totale di 137.300 e 135.100, mentre il terzo posto è andato all’israeliana Daria Atamanov che ha chiuso la gara col totale di 132.600.
Domani le finali di specialità: appuntamento alle 11:30 su La7D
Il concorso generale concluso quest’oggi ha permesso di ufficializzare le finaliste di specialità che nella giornata di domani si contenderanno le medaglie per attrezzo: tra loro ci sarà anche l’Italia, con Sofia Raffaeli qualificata con tre attrezzi (cerchio, palla e clavette) e la Squadra impegnata in entrambi gli esercizi.
L’appuntamento per la diretta televisiva è alle 11:30 su La7D, col commento affidato a Ilaria Brugnotti e Marta Pagnini.
