Abbiamo raggiunto la Direttrice Tecnica Nazionale della sezione ritmica Emanuela Maccarani, al termine dei Campionati del Mondo Juniores di Mosca che tante medaglie hanno regalato a tutto il movimento.

“A chiusura di questo primo Campionato del Mondo Juniores, l’Italia esce come un vero e proprio caposaldo della ginnastica ritmica: il secondo posto nella classifica per Team (dato dalla somma dei punteggi individuali con quelli della squadra) è la conferma di quanto lavoro ci sia dietro. Abbiamo anche portato a Mosca una sola individualista e questa poteva essere un’arma a doppio taglio, perché l’inesperienza data dalla giovane età può sempre giocare brutti scherzi. E anche per tale ragione questo risultato è eccellente. Sofia Raffaeli ha disputato una qualificazione meravigliosa e la mia felicità sta nel fatto che sia riuscita a esprimere tutto il suo potenziale e il grande lavoro che c’è dietro. Per la squadretta forse è un po’ più semplice perché si entra tutte insieme in pedana. Forti anche dell’esperienza europea (dove hanno conquistato l’argento ndr) le ragazze si sono dimostrate forti e convinte. Lavorare con ginnaste giovani mette davanti alle criticità dell’età. La prima, in assoluto, è la stanchezza fisica, non solo mentale. Oggi infatti, nelle finali di specialità, bisognava cercare una concentrazione pazzesca, difficile per ginnaste così giovani. Sofia è stata strepitosa: si è riscattata alla fune, dove ieri aveva tentennato. Ha conquistato un argento con un’esecuzione brillante, mettendo in mostra tutto il carattere e la forgia che la contraddistinguono. In più era impegnata, diversamente dalle altre, su tutte e quattro le finali… Ed è arrivato il secondo argento anche alle clavette. Faccio tanti complimenti a lei e alla sua allenatrice Julieta Cantaluppi che ha certamente un feeling particolare con Sofia e quindi credo che anche per Julie sia stato un compito difficile portare in gara il suo gioiellino. La squadra è stata magistrale nella finale con i cinque cerchi, mentre ha avuto un crollo con i cinque nastri. Per tutte disputare il Mondiale è stata una prova decisamente impegnativa con un bottino pazzesco. Tutto serve per esperienza, ed è la prima cosa che le ginnaste, per maturare, devono imparare, per dare del loro meglio. Vorrei, infine, ringraziare Kristina Ghiurova e Laura Zacchilli che ha collaborato con la squadra tutto l’anno. Naturalmente anche la Federazione che mi ha consentito, per la prima volta, di aprire un Centro per le ginnaste juniores. Grazie anche alle famiglie e alle società di appartenenza di tutte queste giovani atlete, in particolare per la fiducia dimostrata nei confronti del nostro lavoro. Come Direttrice Tecnica ribadisco la mia soddisfazione anche a dimostrazione del fatto che solo con un lavoro strutturato si possono raggiungere certi risultati