Una settimana trascorsa al Pala Banco Desio per uno stage con la Squadra nazionale di ginnastica ritmica e le individualiste azzurre. È lì che l’abbiamo incontrata, prima dell’inizio di un allenamento.

Elena Karpushenko è una tecnica russa di fama internazionale. Ha allenato, fra le altre, Yana Kudryavtseva, tre volte vincitrice del titolo mondiale assoluto (2013-2014-2015), nonché più giovane campionessa del mondo della storia della nostra disciplina e argento ai Giochi olimpici di Rio 2016 dove, una perdita sul finale nell’esercizio con le clavette, le costò la medaglia d’oro.

È stata chiamata in Italia dalla Direttrice Tecnica Emanuela Maccarani e dalla Federazione Ginnastica d’Italia. Persona estremamente cortese e disponibile, la Karpushenko ha raccontato ai nostri microfoni la sua passione per la ginnastica ritmica, la verità sul secondo posto di Yana a Rio 2016 e soprattutto la sua opinione sulla ginnastica ritmica in Italia.

“In Italia avete tante brave ginnaste, ma io ho una passione per la Squadra. Carismatica, originale, con interessanti composizioni costruite sulla musica. E poi ho capito una cosa, col tempo: c’è sempre il colpo di scena sul finale. L’esercizio finisce con grandi fuochi d’artificio!”

Elena Karpushenko

Elena Karpushenko con le ginnaste azzurre e lo staff tecnico al PalaDesio