Rigorosamente “Made in Italy”. Il 35° Campionato del Mondo di ginnastica ritmica – in programma all’Adriatic Arena di Pesaro dal prossimo 30 agosto – sarà la celebrazione dello sport, della cultura e dell’italianità. Del resto, l’ha più volte ribadito, in occasione di varie interviste, anche il Presidente del Comitato organizzatore Paola Porfiri. L’Italia, poi, è anche sinonimo di moda. E la ginnastica ritmica, di certo, si presta a interpretare questa vera e propria forma d’arte. Le immagini che vi mostriamo sono state realizzate presso la sartoria Pastorelli, dove per diverse settimane, si è lavorato per realizzare il nuovo body alla palla di Alexandra Agiurgiuculese.

“Il body che vedete – spiega Catia Rosi, Responsabile della Sartoria Pastorelli che con Tiziana Baldini e tutto lo staff ha cucito questo “abito su misura” – è il risultato di una molteplicità di fattori. In primis, la speciale sintonia che lega Spela Dragas alla sua ginnasta. Spela è riuscita ad assecondare l’idea di Alex, che è noto sia una ragazza istrionica con le idee chiare. Il primo step è stato quello di mettere su carta l’idea originaria di Alexandra che doveva essere in sinergia perfetta con la musica o con l’attrezzo e sulle sue peculiarità. Dopodiché c’è stato un ulteriore scambio di suggestioni, soprattutto sullo stile e una sorta d’unione d’intenti ci ha portato a mettere, nero su bianco, il messaggio definitivo che si voleva realizzare. È un body che si posiziona a metà strada fra sensazioni eleganti ed eteree, con l’utilizzo – originale e innovativo – di catene che sono state applicate sul body stesso. Angeli e demoni: un bel po’ rock! Hanno lavorato a questo body dieci persone: chi sullo stile, chi sui tessuti. Chi ancora sulle applicazioni… Grazie a questo grande lavoro d’équipe – conclude Catia – e all’amore che ci abbiamo messo, siamo contenti e felici del risultato finale, a maggior ragione perché Alexandra ne è rimasta entusiasta. Dunque per noi è motivo di orgoglio e soddisfazione, aver compreso appieno i desideri della ginnasta e della sua allenatrice”.