Poco più di un mese fa, vi abbiamo informato che a Baku, in Azerbaijan, era in corso di svolgimento il corso di giudici intercontinentale di ginnastica ritmica, che avrebbe poi permesso a 115 aspiranti giudici di sostenere l’esame per il conseguimento del brevetto di giudice (dal primo al quarto livello) per il quadriennio 2017-2020. Successivamente, sarebbero poi stati organizzati ulteriori corsi internazionali (ancora Baku, Mosca, Guadalajara) per permettere ad altre aspiranti giudici di ottenere il brevetto, in questo caso dal secondo al quarto livello.

Seppur la stagione agonistica internazionale sia ormai iniziata da alcune settimane, la Federazione Internazionale di Ginnastica, non ha – ad oggi – comunicato nell’apposita sezione pubblica sul sito (a differenza di quanto fatto con le altre discipline della ginnastica), i nominativi delle giudici internazionali a cui è stato assegnato il brevetto, dandone invece comunicazione alle Federazioni nazionali.

Secondo i rumors delle ultime ore, ci sarebbero stati numerosi ricorsi che denuncerebbero una serie di errori, ritardi nelle procedure di valutazione e una scarsa trasparenza nella comunicazione dei risultati, sia per quanto riguarda la ritmica, sia relativamente alle altre discipline della federazione.

Il Comitato Esecutivo della FIG, capitanato dal nuovo presidente giapponese, Morinari Watanabe (nella foto), ha quindi convenuto nell’invitare il comitato tecnico della sezione ritmica e delle altre sezioni della ginnastica (coinvolte a loro volta nella revisione, secondo quanto si apprende in una nota ufficiale) a riesaminare minuziosamente tutti gli esami sostenuti comunicando i risultati delle singole prove, in maniera più trasparente. Inutile dire, che una revisione di questo tipo, potrebbe rimettere in discussione i brevetti ottenuti in occasione della prima “lettura”.

Non è la prima volta nella storia della ginnastica e in particolare della ritmica, che il corpo giudicante e, in particolare, il comitato tecnico sono messi in discussione.  All’inizio del quadriennio precedente, erano emerse alcune irregolarità durante il corso giudici intercontinentale. Il risultato fu la sospensione, per qualche mese, dell’intero comitato tecnico, poi, reintegrato a conclusione degli accertamenti. A essere esclusa a vita, fu l’ex presidente del comitato tecnico, la polacca Maria Szyskowska, accusata di aver distribuito “pizzini” con le risposte ad alcune giudici.