Da pochi giorni è stata scelta la squadra junior che rappresenterà l’Italia ai Campionati d’Europa di ginnastica ritmica, nel maggio 2017, a Budapest. Come per le due precedenti edizioni – Vienna 2013 e Minsk 2015 – sarà il Centro tecnico di Fabriano, guidato da Kristina Guirova e Julieta Cantaluppi a seguire la giovane rappresentativa azzurra. Ecco la nostra intervista esclusiva a Julieta Cantaluppi che ci ha raccontato la storia di questo gruppo, appena nato ma già molto determinato. La squadra è composta dal Capitano Francesca Pellegrini (Raffaello Motto Viareggio), Talisa Torretti (Ginnastica Fabriano), Gaia Iervolino (Francesco Petrarca Arezzo), Nina Corradini (Lazio Ginnastica Flaminio), Melissa Girelli (Udinese) e Rebecca Vinti (Polisportiva La Fenice), in qualità di riserva.

“Ho trovato dei gioielli, è la prima volta che formo una squadra con quasi tutte ginnaste di altre società. A parte Talisa (Torretti ndr) che ho visto nascere – nel vero senso della parola – le altre vengono tutte da fuori. Hanno fatto una scelta di vita, lasciando le famiglie e trasferendosi qui a Fabriano. Sono state molto brave, si sono integrate subito, buttandosi in questa nuova esperienza. Hanno un esercizio molto difficile che sono riuscite a imparare e “ripulire” in tempo lampo. Non me lo aspettavo. Sono molto coordinate. Hanno fatto subito gruppo e sono come una famiglia. C’è una bella armonia fra loro. Sono bravissime. Non ho fatto alcuna fatica a creare il gruppo, perché è venuto da sé. Tutte hanno qualcosa di bello da dare alla ginnastica ritmica, anche se qualche volta perdo la pazienza. Ma abbiamo tempo per lavorare. Lo studio sull’esercizio alle 10 clavette è iniziato seriamente alla fine di giugno, al mio ritorno dagli Europei di Holon. Abbiamo lavorato sui passaggi, gli elementi, i passi ritmici… Ci ho messo un po’ a scegliere cosa inserire, trovando poi le soluzioni migliori. In poco tempo hanno raggiunto una sicurezza che, con le squadre precedenti, non avevamo acquisito così in fretta. Questo gruppo ha avuto, sin da subito, la voglia e la grinta di superare la selezione. Di riuscire a dimostrare il proprio valore. Mi hanno davvero stupita. C’è ancora tantissimo da fare, ma hanno una grande forza di volontà. Durante la valutazione, a parte la prima esecuzione che è servita per rompere il ghiaccio, nelle altre due erano decise nel dimostrare che fossero la squadra da scegliere per andare agli Europei. Questo mi fa ben sperare. E magari ipotizzare qualche esibizione già in tempi relativamente brevi, rispetto alle squadre junior precedenti. Quando si lavora in un bel clima, viene tutto più facile. L’esercizio è costruito sulla musica “Storia d’Amore” di Adriano Celentano, ma la nostra versione è degli Avion Travel, sistemata poi dal nostro musicista, il maestro Manara. È la stessa utilizzata da Maria Vilucchi (ginnasta della Francesco Petrarca, già nella squadra junior a Vienna 2013) alle clavette. La prima volta che l’ho sentita mi è subita piaciuta, ma soprattutto mi son detta: “Perché non c’ho pensato?!?” Io avevo fatto uno scheletro di esercizio con qualche ginnasta durante lo scorso inverno. Con un’altra musica, ma non ero soddisfatta. Così poi cercavo con mia mamma una canzone italiana e ho scelto questa versione. Rielaborata. Devo ringraziare le società, le allenatrici, le famiglie e le ginnaste, sempre disponibili e attente. Ringrazio anche la Federazione Ginnastica d’Italia e la Commissione tecnica che ci ha dato fiducia. Ce la metteremo tutta, sperando di non deludere”.

squadra junior

Alla fine della nostra chiacchierata Julieta rivolge un ringraziamento speciale a chi ha contributo alla realizzazione di un altro sogno europeo. “Devo dire grazie a mia mamma: è la persona che mi ha insegnato a tenere la testa bassa e a lavorare fino allo svenimento. Anche quando tutto va male, non mollare mai. Anzi, mi ha sempre spronata a rimettermi in carreggiata cercando di risolvere i problemi partendo da quello che si fa. La forza di volontà nel lavorare con questa nuova squadra me l’ha trasmessa lei. Ma soprattutto mi ha insegnato a fare tesoro delle sconfitte”.