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Girovagando sul web, come di consuetudine a causa della mia deformazione professionale, mi sono imbattuta in un paio di foto che ritraggono una Barbie con il nastro. Stupore e meraviglia, per me. Ritornare un po’ bambina quando, con la “mia” Barbie, raccontavo storie immaginarie di ginnaste, inconsapevole che, al di là dell’Oceano, la Mattel – una fra le case produttrici di giocattoli più grandi del mondo – già aveva messo sul mercato bambole pronte a calcare le pedane.
Qui sotto alcuni storici esempi. In realtà si tratta di atlete di artistica. Nel 1996, in occasione dell’Olimpiade di Atlanta, ne venne creata una ad hoc. Really Made in Usa. Molto anni Novanta. Anche nell’outfit. La vedete – sorridente in perfetto stile “Barbie” – nel video qui sotto.

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Ma non basta: ne è stata creata anche una versione “training”. Una vera e propria coach con tanto di palestra, come appare nel video qui di seguito.

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Fino alla versione Barbie “ginnastica ritmica”, con tanto di nastro, nella quale sono incappata ieri sera. È bastato postare l’immagine sul gruppo Facebook di GinnasticaRitmicaItaliana che la foto ha fatto il giro del social network. Con oltre 100 “like” e più di 300 condivisioni. Perché la Barbie è sempre la Barbie!

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