Mikelart, i gioielli della ritmica

Tutto nasce sempre da una passione. E dal desiderio di vedere realizzati i propri sogni. È la storia di Michele Sessa – “in arte” Mikelart – che, nel 2002, si diplomò all’Istituto d’Arte di Venezia, in oreficeria. Sportivo, con la passione per il basket (ha giocato a Bologna e a Treviso), aveva un’idea ben precisa: immortalare con la propria arte… L’arte. La danza, in particolare. “La mia fidanzata dell’epoca Jasna che peraltro ora è mia moglie – ci ha raccontato – era una ballerina classica. Andavo con lei spesso a lezione e a vederla esibirsi nei teatri. La mia ambizione, a un certo punto, mi portò a dire: perché non immortalarla attraverso l’arte orafa? A dire il vero all’inizio fu un mezzo disastro. Vero: mi sentivo bravo in ciò che facevo, ma la prima ballerina che le mostrai non ottenne il successo sperato. Jasna storse il naso. Le posizioni di mani e piedi non erano corrette. Per cui, con la caparbietà che mi contraddistingue mi sono messo a lavorare giorno e notte e disegnai, nuovamente, una ballerina in posizione di “arabesque”.

Jasna finalmente indossò il gioiello; le piacque e da lì nacquero tre modelli ispirati, appunto, alla danza classica. Dalla danza alla ginnastica il passo fu breve. “Mi venne, in mente, a un certo punto, di disegnare una linea dedicata agli sport olimpici. Contattai il mio Professore di Educazione Fisica dell’Istituto d’Arte, Massimo Zanotto, attuale Vice President dello Studio Ghiretti, che mi mise in contatto con Federginnastica e, così, iniziò la nostra collaborazione. A una condizione: tutte le sezioni della ginnastica, tranne il trampolino, dovevano essere rappresentate. Così nacquero 8 creazioni: sia per l’artistica – maschile e femminile – sia per la ritmica.

Fu Giulia Cantoni, nel 2014, oggi ex ginnasta, all’epoca in forza alla San Giorgio ’79 di Desio a posare come modella. E dallo studio delle sue foto hanno visto la luce i gioielli dedicata alla ritmica. “La difficoltà – spiega Michele Sessa “Mikelart” – è stata quella di trovare e studiare la giusta stilizzazione che riproducesse fedelmente le linee e le forme dell’atleta “tipo” della ginnastica ritmica. Doveva trasparire l’eleganza e la leggerezza. Fondamentale, per me, è trovare lo stile giusto per trasmettere l’essenza dello sport”.

Per la posa con le clavette, invece, Michele Sessa si è ispirato alla posa iniziale della russa Yana Kudriavtseva come si può vedere nell’immagine scattata alla World Cup di Pesaro, nel 2014, dove la ginnasta era fresca del titolo mondiale assoluto, conquistato – al suo primo anno da senior – l’anno precedente ai Mondiali di Kiev.

yana kudriavtseva

Dopo la ginnastica artistica e ritmica, è stata la volta dell’aerobica: “È stata una mia idea e l’ho proposta alla Federazione. Sono rimasto incantato – prosegue Michele – dalla bravura della coppia Michela Castoldi e Davide Donati, Campioni del Mondo 2016. Per quello che fanno e per ciò che trasmettono sulla pedana, meriterebbero più visibilità e un posto all’Olimpiade. È stato un mio piccolo contributo per valorizzare questa disciplina”.

Fra le linee Mikelart dedicate al mondo dello sport anche il pattinaggio (su ghiaccio e a rotelle), pallavolo, yoga, calcio (in collaborazione con l’Associazione italiana calciatori) e in particolare con la squadra del Chievo Verona.