“Per ora mi prendo una pausa, mi sposo e poi il futuro si vedrà”. Queste le parole di Margarita Mamun, in una lunga intervista a “Sport-Express”. La Campionessa Olimpica in carica ha confermato le voci che si stavano ricorrendo nelle ultime settimane.

La “Tigre del Bengala” – così è stata soprannominata nell’ultimo quadriennio – reduce dal trionfo ai Giochi Olimpici di Rio 2016 nel concorso all around e una fra le dominatrici indiscusse dell’ultimo quadriennio, insieme alla connazionale Yana Kudryatseva, ha rotto il silenzio confermando che, seppur ancora appartenente alla Nazionale Russa, al momento non è in programma il suo rientro in pedana per via di un infortunio alla schiena.

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Durante i prossimi mesi, dunque, l’oro Olimpico penserà a curarsi e rimanda ogni decisione, circa il suo futuro da ginnasta, a data da destinarsi.
Ma non solo, come afferma nel corso dell’intervista, è intenzionata a riempire il suo tempo libero, iniziando a frequentare corsi di arte e non appena guarirà del tutto, non le dispiacerebbe iniziare a danzare e accettare gli inviti ricevuti per partecipare ai numerosi show della tv russa incentrati sul ballo.

Inoltre – è notizia già nota – al termine dei Giochi Olimpici. Margarita Mamun ha ricevuto la proposta di matrimonio, dal compagno, il nuotatore olimpionico Aleksandr Sukhorukov, con la quale è in procinto di organizzare le future nozze che dovrebbero avvenire in estate.

In merito ai Giochi Olimpici, Rita Mamun non nega che fosse andata a Rio non aspettandosi di vincere l’oro, visti i risultati ottenuti in precedenza dalla compagna Yana Kudryatseva, sempre un passo avanti a lei: “Prima dei giochi sognavo solo un lieto fine dove semplicemente gareggiavo bene. Non pensavo di poter diventare campionessa olimpica”. Inoltre, afferma che a ogni ingresso in pedana. il suo pensiero andava al padre malato, scomparso all’indomani della fine dei Giochi. “L’ho fatto per lui. Lui se lo aspettava e ha visto da casa l’intera competizione. Una volta tornata, mi ha detto che la vita non era stata vissuta invano”.