ice bucket challengeÈ boom di donazioni in Italia per la sfida delle secchiate d’acqua – la Ice Bucket Challenge – per raccogliere fondi per l’assistenza ai malati di Sla e ai loro familiari. Scrive Lorenzo Jovanotti Cherubini, sulla sua pagina ufficiale di Facebook: ” La #icebucketchange , cioè la secchiata gelata, è un fenomeno che offre filo da torcere ai teorici della comunicazione di massa, delle reti e dei nuovi media. E’ l’unico “tormentone” vero di quest’estate, e come tutti i tormentoni unisce e divide, ognuno ha una sua opinione a riguardo, ma comunque sta lì, al centro della piazza e non puoi evitare di farci caso. Io sono per vedere i bicchieri mezzi pieni, e in questo caso anche i secchi, e considero positiva l’onda che si è generata. Anche i criticoni più accesi, che nell’epoca di internet hanno sempre occasioni di fare baldoria, alla fine partecipano alla diffusione del contenuto della secchiata, che non è solo acqua ghiacciata, c’è dentro una sigla: SLA, una malattia grave che in questi giorni ha fatto parlare molto di se, e ci sono milioni di persone nel mondo che adesso sanno che esiste, e questo nell’epoca della distrazione di massa è un risultato brillantissimo. Poi c’è la raccolta delle donazioni, che è il secondo risultato positivo (anche se sostengo che le sorti della ricerca non possono essere solo affidate al buon cuore dei cittadini, ma devono esserre una parte importante della spesa degli stati, che poi avviene grazie alle tasse pagate dai cittadini, e naturalmente delle aziende farmaceutiche, che sono giganti economici multinazionali, controversi ma importantissimi).
E’ un risultato globale come è globale questa malattia che non controlla i passaporti e come , sempre di più, sono globali la scienza e la ricerca… “.
Bene, le nostre ginnaste, sempre sensibili a determinati argomenti soprattutto in tema di solidarietà, non si sono tirate indietro. Sono state tante, sulle pagine di Facebook, a partecipare a questa importante iniziativa. Noi abbiamo scelto la Ice Bucket Challenge – chiedendo la loro autorizzazione a pubblicare i video – del Capitano della Squadra Nazionale Marta Pagnini e della Campionessa italiana assoluta Veronica Bertolini. Ecco i lori messaggi. In favore di una giusta causa.

Per le donazioni vai qui, sul sito dell’AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica

Se non visualizzi il video qui sotto vai qui

2 Risposte

  1. Fabio

    Cara Marta, cara Veronica, io vi ammiro enormemente come ginnaste e adoro la vostra ingenuità, perché portata dal buon cuore e dall’età.
    Allo stesso tempo vorrei far presente al signor Cherubini che in questo mondo esiste UNA SOLA malattia da sconfiggere: la mancanza di Amore, che genera da una parte la Paura di prenderci la responsabilità della nostra vita, dall’altra un egocentrismo stratosferico che sfocia nel desiderio di potere di alcuni, che chiude il cerchio coi primi. Ciò da migliaia di anni, ormai… e uno degli infiniti strumenti di questi “alcuni” sono proprio le case farmaceutiche e le Lobby della salute… sottratta: quelli, cioè, che hanno creato anche la SLA! Le secchiate, mi spiace dirlo, sono come le donazioni via Telethon, via SMS, ecc.: servono soprattutto a mettere in pace e a far sfogare (in una “giusta” e innocua direzione) il cuore della gente, perché altrimenti si accumulerebbero troppo quelle DOMANDE, dovute a malumore e scontentezza per la sofferenza di questo mondo; domande che però sarebbero l’UNICO VERO Punto di Partenza per cambiare davvero le cose; e anzi, cambierebbero TUTTO!
    P.S.: Ora ho anch’io contribuito alla diffusione mediatica della ‘secchiata gelata’, però a modo mio. Un saluto e Forza Farfalle!

  2. Fabio

    Ah, un’altra cosa ancora: il bicchiere non è né mezzo pieno né mezzo vuoto: il bicchiere, semplicemente, ora non esiste, anche se noi ci crediamo e questo fa danno: comincerà ad esistere, in un certo senso, SOLO quando l’avremo creato NOI STESSI, da soli. E solo allora avrà importanza! E quando un numero sufficiente di persone lo capirà, si comincerà davvero a vivere.